I cento passi: il 3 ottobre su rai1


I cento passi:il 3 ottobre su rai1I cento passi è un film del 2000 di Marco Tullio Giordana dedicato alla vita e all'omicidio di Peppino Impastato, impegnato nella lotta alla mafia nella sua terra, la Sicilia.


Il film è raccontato sulla base di documenti e di ricordi veritieri, una ricostruzione di un periodo e di una generazione che aveva tanta voglia di costruire qualcosa di vero. Peppino Impastato viveva in un paesino siciliano, Cinisi e la sua casa era distante cento passi dalla casa di Tano Badalamenti, il boss mafioso.


«Mio padre, la mia famiglia, il mio paese! Io voglio fottermene! Io voglio scrivere che la mafia è una montagna di merda! Io voglio urlare che mio padre è un leccaculo! Noi ci dobbiamo ribellare. Prima che sia troppo tardi! Prima di abituarci alle loro facce! Prima di non accorgerci più di niente!» Peppino Impastato


Rai1 trasmetterà il film “I cento Passi”, oggi 3 ottobre alle ore 3.05, e nonostante l'orario inoltrato consiglio di vederlo o comunque di registrarlo e visionarlo in un secondo momento.


Trama del film I cento passi


Cento sono i passi che occorre fare, da casa degli Impastato per arrivare a quella del boss mafioso Tano Badalamenti.


Il giovane Peppino Impastato vive cercando di sfuggire a quest'incessante legame con l'ambiente mafioso che il padre, Luigi Impastato, un po' per inerzia, un po' perché ha una moglie da proteggere e due figli da crescere, non ha la forza di rompere. Nonostante la vulnerabilità sua e della propria famiglia, Peppino, animato da uno spirito civico irrefrenabile, non esita, con l'involontaria complicità del fratello Giovanni, ad attaccare "don Tano" e a denunciarne pubblicamente le malefatte.


Il percorso "controcorrente" di Peppino nasce quando, bambino, vede scorrere davanti a sé gli albori della lotta politica contro la mafia e il potere a essa colluso, lotta a cui poi prenderà attiva parte una volta adolescente e poi da adulto. La morte violenta dello zio capomafia, l'incontro con il pittore comunista Stefano Venuti, il rifiuto del padre biologico e della famiglia intesa in senso mafioso e il formarsi con il pittore idealista, suo vero "padre etico", sono i punti di svolta della vita di Peppino bambino, che lo segneranno per il resto della sua esistenza. La frase "noi comunisti perdiamo perché ci piace perdere" sembra quasi un preludio alla sua tragica morte, che giunge quando ormai è diventato troppo scomodo ai mafiosi e il padre, morto in un oscuro incidente, non lo può più proteggere da don Tano. Viene ucciso soprattutto per l'operato dell'irriverente Radio Aut, dai microfoni della quale si è scagliato senza freni a denunciare la mafia e i suoi misfatti.


Peppino Impastato muore nel 1978, nel giorno del delitto Moro. Oscurati dalla tragedia nazionale in atto in quei giorni, la sua storia e la sua tragica fine resteranno ignoti per più di vent'anni, sino all'uscita del film.

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