Hai paura del buio: da novembre 2010 al Cinema

Hai-paura-del-buio-Poster-Italia_midHai paura del buio è un film di Massimo Coppola. La commedia presenta nel cast Erica Fontana, Alexandra Pirici, Marcello Mazzarella e Manrico GammarotaMassimo Coppola si è cimentato in un'altro ambiente, quello cinematografico, volgendosi in una direzione opposta rispetto ai lavori svolti in precedenza come autore televisivo. Attraverso monologhi brand new, anti-reality di finzione e documentari sui ventenni ai margini di servizi e talk show, Coppola nei suoi lavori ha sempre cercato di mostrare, un'alternativa al pensiero comune e alla visione a senso unico sulle nuove generazioni. Hai paura del buio evidenzia un elemento di rottura nel modo di raccontare del regista, rispeto ai suoi colleghi, accingendosi in argomenti delicati come la politica d'immigrazione e la crisi del lavoro precario. Anche se siano immigrazione e precariato sono le due tematiche basilari del profilo politico del film, si fanno presto latenti nel film. Dall'arrivo di Eva nella famiglia di Anna, Coppola esingue possibili discorsi su pregiudizi, diffidenze o integrazione, avvicinando le due ragazze per poi dividerle subito in percorsi e passaggi che corrono paralleli. Ragazze né tipiche né anomali, ma fragili e orgogliose al punto giusto per creare un doppio ritratto femminile che abbatte ogni confine culturale. Anche il precariato lavorativo si trasforma in precariato esistenziale, e l'universalità della paura del buio diventa paura delle oscurità dei rapporti familiari e della nostra stessa cultura.



Trama del film Hai paura del buio:
Bucarest è una metropoli molto diversa da come la si può immaginare, così come Eva, una ragazza di vent'anni, dolce e orgogliosa, diversa dall'idea che abbiamo delle "immigrate" rumeneEva perde il suo lavoro in fabbrica perché non le hanno rinnovato il contratto, quindi decide di partire. La sua destinazione è Melfi, sperduto paese nell'entroterra dell'Italia meridionale, noto per l'enorme insediamento della FIAT che, come uno spazio ritagliato da un altro tempo e un altro mondo chiamato “i campi neri”, definendo con essi una cicatrice aperta tra la civiltà contadina e quella postindustriale. Trovata ospitalità da Anna, una sua coetanea che lavora alla FIAT, Eva inizia a seguire un gruppetto di donne, poi tra queste ne sceglie due, infine una sola: Anna. Eva diviene la sua ombra, ne spia ogni movimento, ne conosce alla perfezione abitudini e occupazioni. Eva decide che è tempo di affrontare la sua preda in un faccia a faccia drammatico, un gioco al gatto e al topo in cui Eva è torturatore spietato e vittima inerme allo stesso tempo. Eva e Anna sono finalmente vicine, finalmente libere; ma anche se Eva ha compiuto il suo percorso, quello di Anna è solo all'inizio.

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