Cattivissimo Me, dal 15 Ottobre al Cinema


Cattivissimo-MeDomani, 15 Ottobre 2010, uscirà nelle sale cinematografiche italiane il film d'animazione “Cattivissimo Me” con la rregia di Pierre Coffin, Chris Renaud e Sergio Pablos. Le voci degli attori sono di Max Giusti, Jason Segel, Steve Carell, Miranda Cosgrove, Will Arnett, Mindy Kaling, Kristen Wiig, Russell Brand, Ken Jeong, Julie Andrews, Danny McBride, Jemaine Clement, Jack McBrayer, Elsie Fisher e Dana Gaier.


Trama del film Cattivissimo Me:


Qualcuno ha rubato i più importanti monumenti del mondo sostituendoli con delle copie. In un tranquillo quartiere fatto di villette unifamiliari vive Gru, grosso e goffo, col pensiero fisso di voler compiere il più grosso colpo possibile: rubare la Luna. Gru è attrezzato di un armamentario supertecnologico per raggiungere il proprio scopo ed è dotato di un esercito di minuscoli esseri gialli bio monoculari, i Minion (adulatori) un po’ chiassosi ma al suo servizio. Finché un giorno fa l’incontro che gli cambia la vita con tre orfanelle: Margo, Edith e Agnes, che vuole sfruttare ai suoi fini e che invece vedono in lui un possibile papà.


Nel film Cattivissimo me il pubblico dei più piccoli può trovare occasione di divertimento, ma come al solito la Pixar non ha solo questo target di spettatori, infatti è un film adatto anche agli adulti.



Le orfanelle hanno letteralmente invaso la letteratura dell’Ottocento così come sono state protagoniste della simpatica ma a tratti dark animazione tedesca di Tiffany e i tre briganti . Anche in quel caso i cattivi si scioglievano davanti al calore e alla vivacità della piccola protagonista.
La sceneggiatura di Cattivissim Me indirizza tutta la prima parte sulla malvagità del protagonista dal naso adunco (ma quel naso diverrà utile nella narrazione di una fiaba) per poi trasformarlo in un cuore tenero.

Inizialmente abbondano le tecnologie alla 007 così come l’iperattività dei Minion, ma la storia lascia poco a poco spazio alle dinamiche di relazione per arrivare ad una morale poco praticata in una società globale che si basa sul pregiudizio “mai dire mai”.

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