The Hole in 3D, solo piccoli brividi

locandinaDa qualche giorno nei cinema, The Hole è il film di Joe Dante, estimatore del cinema horror degli anni ’50 che si confronta con la tecnologia 3D, ormai frontiera quasi obbligatoria del grande schermo.  The Hole dà l’impressione di seguire il dictat di un tipico racconto del terrore per ragazzi.

Il regista segue l’idea dell’esistenza di una dimensione parallela e oscura dalla quale si formano le paure legate all’infanzia che bisogna imparare a combattere. L’età dei suoi protagonisti così come quella del suo target di riferimento si colloca in un preciso periodo: quello della transizione tra la perdita dell’innocenza puramente adolescienziale e l’acquisizione del cinismo della tarda pubertà, caratterizzando quindi il film come un piccolo romanzo di formazione.








Il film di Joe Dante racconta di due fratelli, Dane e Lucas Thompson che si trasferiscono con la madre da New York  a Bensoville, piccola cittadina nel nord-est americano. Lucas è curioso e solare, mentre Dane è il tipico adolescente inquieto. Nella nuova abitazione, i due fratelli insieme a Julie, bella vicina di casa, scoprono nello scantinato una grande botola chiusa da diversi lucchetti che una volta aperta si trasformerà da semplice buco sul pavimento a passaggio per un dimensione dalla quale si concretizzeranno le peggiori paure dei ragazzi.

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