I Griffin, emblema della famiglia americana

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Sono la famiglia più politically uncorrect d’America, famosi per le parolacce e per le scene demenziali, i Griffin, celebre serie televisiva di cartoni animati Usa, lanciata dalla Fox e creata da Seth MecFarlane nel 1999, continua a piacere a grandi e meno grandi.

Non adatti proprio ad un pubblico di bambini, i Griffin sono la rappresentazione dissacrante della famiglia americana, con storie fuori dalla realtà, caratterizzate da continui flashback che spesso ne rappresentano le scene più esilaranti.

Spesso paragonati ai Simpson, Peter Griffin e la sua famiglia si distinguono da loro proprio per una maggiore veneumoristico-demenziale messa in atto in quelle che sono storie senza un preciso senso logico.








La famiglia Griffin vive a Quahog, cittadina di fantasia collocata nel Rhode Island, ed è composta dal capofamiglia Peter, operaio incompetente, imbranato e obeso, dedito all’alcol e al cibo. Sua moglie Lois, belle e brava casalinga con la passione per il pianoforte e i comportamenti disinibiti.

Poi ci sono i tre figli: Meg, giovane adolescente paranoica con tutti i tipici problemi della sua età, Chris, ragazzo ingenuo e obeso come suo padre, e Stewie, diabolico neonato, con la fissa di conquistare il dominio del mondo verso il quale sua madre Lois ne rappresenta l’ostacolo maggiore.

E infine c’è Brian, il cane parlante, grande amico di Peter, colto, elegante e raffinato ma che spesso deve fare i conti con la sua dipendenza dall’alcol.

Di fronte agli episodi dei Griffin, anche se criticabili dal punto di vista del linguaggio scurrile, le risate sono assicurate, come dimostrano gli oltre 140 episodi e le 8 stagioni sulla nostra tv da ormai 10 anni.

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