
Un film, quindi, molto celebrale, con i suoi molteplici livelli di sogni.
Ben equilibrato tra azione e riflessione, il film rispecchia a pieno Nolan, al quale, piacciono, infatti, i labirinti, le ossessioni, quelle che nascono da un'idea " resistente e persistente nel tempo" , capace, anche di cambiare radicalmente il corso della vita.
Questo è quello che Saito potente industriale giapponese chiede a Cobb di tentare l'operazione opposta. Questa volta non deve prelevare informazioni, ma bensì inserire un'idea nella mente di una persona: Robert Fischer Jr. , il quale, alla morte del padre dovrà convincersi che l'unica cosa da fare è frammentare l'impero ereditato. Solo così Saito avrà campo libero.
Detto questo, vi dirò solo, che è un film che affronta le dinamiche della psiche durante il sogno, una riflessione, dunque, sull'incapacità di distinguere realtà e finzione che è propria dell'essere umano, quando nel sonno, crea mondi inesistenti quanto apparentemente reali.
Non fatevi raccontare, nè raccontate dopo la visione, andate a sognare...
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