
La concretezza del ritorno di Marrazzo in Rai, dopo le voci che si erano diffuse, arriva dalle dichiarazioni rilasciate a Klaus Davi dal consigliere Nino Rizzo Nervo: “Ho incontrato Marrazzo, credo tre volte, negli ultimi mesi. Conoscevo ed ero amico anche di suo padre insieme al quale ho più volte lavorato sulle inchieste di mafia quando vivevo a Palermo. Piero è un bravissimo giornalista. Quando ero direttore del TG3, unificato con la TGR, lo nominai caporedattore regionale a Firenze e risolse una situazione difficile. No, non tornerà a condurre. La sua vicenda personale lo ha molto provato, ma vuole giustamente tornare a fare il giornalista. Ha delle ottime idee sulla realizzazione di alcune inchieste e pensa anche alla realizzazione di alcuni documentari e ne ha già parlato con il direttore di Raitre”.
E intanto Vladimir Luxuria, da leggo.it, lancia la sua interessante provocazione a Piero Marrazzo, ovvero di occuparsi dei trans: “Sarebbe interessante se facesse la prima inchiesta sul mondo dei transessuali […] sarebbe un segnale. Invece il fatto che Marrazzo torni a fare il suo lavoro, senza andare in video, è una mezza sconfitta”.
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